BENVENUTI SU MISCELLANEOUS By Naroby

Cari navigatori e amici,
benvenuti sul mio blog, il quale ha la presunzione di voler diventare frequentatissimo.
Certo siamo all'inizio e come tutte le cose, l'inizio è faticoso, ma ce la faremo.
L'ho chiamato miscellaneous perchè vuole essere un blog aperto a qualsiasi discussione, l'importante è che si applichi la buona educazione e il rispetto per il prossimo nei commenti.
Gli argomenti che ho intenzione di affrontare come base sono inerenti ai miei interessi che voglio condividere con voi e se mi permettete pubblicizzare gli e-book di Giacomo Bruno, magari qualcuno di voi mi fa guadagnare qualche soldino.
Grazie e buona navigazione.
Naroby

venerdì 7 marzo 2008

L'INTER COMPIE 100 ANNI


L'Inter compie 100 anni il 9 marzo 2008.
Unica squadra che non è mai stata in serie B, comunque ci ha fatto sognare, soffrire, sperare.
Il Presidente Moratti come regalo chiede ai suoi ragazzi di fare il miracolo l'11 marzo contro il Liverpool, la fiducia è tutta sulla formazione titolare.
Forza ragazzi premiamo questo Presidente così generoso e sempre presente.

venerdì 15 febbraio 2008

dal comitato troviamo i bambini




BERLINO - Intimorita e diffidente volge lo sguardo verso di lui; imperturbabile è invece l’occhiata dell’uomo verso la fotocamera: la foto 2007 dell’Unicef mostra un fidanzamento in Afghanistan. Lo sposo ha 40 anni, la moglie appena 11. Il concorso fotografico internazionale porta l’attenzione sui problemi comuni in questa parte del mondo - e vuole scioccare.

MILIONI DI SPOSE BAMBINE - Quella della bambina afgana Ghulam che posa accanto al marito Faiz Mohammed col turbante e la barba folta è l’immagine premiata dall’Unicef come la foto dell’anno 2007. Il premio va alla fotografa americana Stephanie Sinclair. «Milioni di ragazzine vengono date in spose quando sono ancora bambine, a loro viene negata per sempre la possibilità di una vita autonoma», ha detto la madrina dell’organizzazione Onu per l’infanzia, Eva Luise Koehler, durante la cerimonia di assegnazione del premio oggi a Berlino. Questo triste momento di vita dell’infelice coppia afgana fa parte di una serie di foto di matrimoni con i bambini scattate nel corso degli ultimi due anni in Afghanistan, Nepal e in Etiopia. Durante la sua permanenza in Afghanistan la 34enne fotografa freelance si è accorta che un gran numero di bambine si erano unite in matrimonio con uomini notevolmente più anziani.

Fonte
“Intimorita e diffidente volge lo sguardo verso di lui…”
e come volevate che lo guardasse ?!
Milioni di spose bambine…
In Afghanistan è la normalità, “usi e costumi”…

Noi la chiamiamo pedofilia…
E tu ?
Il Comitato - TROVIAMO I BAMBINI

domenica 16 dicembre 2007

UN MOTORE AD ARIA COMPRESSA


Strano ma vero.
Esiste dal 2001 un progetto presentato dalla MDI francese per realizzare un auto con motore ad aria compressa, il suo nome Eolo. La società avrebbe poi ceduto le licenze per la costruzione e commercializzazione alla Eolo Italia.
Sarebbe stato deciso anche il prezzo base di vendita (intorno ai 18.000 euro) e sul sito in internet (ora in vendita) pare che le prenotazioni fossero arrivate ovviamente alle stelle.
La MDI ha messo i suoi 74 operai in cassa integrazione e nel 2005 è stata costretta ai licenziamenti a causa della produzione ferma.
I nodi sono molti e fra questi due teorie sembrano vicine alla verità.
La prima e più diffusa in rete è il fatto che tale tecnologia metterebbe in ginocchio i petrolieri; la seconda segue la tesi che non sono stati ancora risolti i problemi tecnici legati alla formazione di ghiaccio nel motore (causati dalla bassa temperatura dell'aria compressa - 40°) e la trasformazione e conservazione di potenza, inoltre la scocca in lega leggera non proteggerebbe sufficientemente il passeggero in caso d'incidente. Pensate, con poco più di 70 centesimi si potrebbero percorrere 100 km a una velocità massima di 110 km/h.
Il 7 febbraio 2007 il gruppo MDI ha annunciato di aver concesso al costruttore automobilistico indiano Tata Motors la licenza per la costruzione di prodotti che sfruttino la tecnologia del suo motore ad aria compressa. Su tutti i modelli, rispetto a quelli precedenti, si avrà un telefono vivavoce Gsm incorporato e un Gps ed, inoltre, una scheda elettronica per l'accensione. La messa in commercio in India è prevista per il 2008.
Sarà vero? A voi i commenti.
Nella foto un prototipo.

venerdì 14 dicembre 2007

INTERVISTA ALLA MADRE DI DENISE


“Domande e Risposte di Piera Maggio, in questi particolari giorni “

Vi sono dichiarazioni di soggetti che asseriscono che Denise Pipitone sia stata uccisa. Noi comprendiamo il suo “amore di mamma”, ma non trova che ostinarsi a credere che sia viva sia solo una speranza più che una certezza?

Innanzi tutto tengo a precisare che qui di certezze non ve ne sono ancora: il giorno in cui ci saranno sarà quello in cui si potrà capire con esattezza che cosa è avvenuto e dove si trova mia figlia. Io come madre voglio la verità, e sono consapevole che mia figlia possa essere o viva o morta. Questo è il punto: fino a quando non si produce una prova che Denise è morta, allora per logica si deve supporre che è viva. Il mondo è abbastanza grande perché di una persona si perdano le tracce, ci mancherebbe se si tratta di una bambina e per giunta rapita. La verità è che dire che Denise non c’è più senza fornire delle prove concrete è solamente un fatto di comodo che magari può coprire altre verità che intendo scoprire.

La reazione della gente, degli italiani, ascoltando i fatti di cronaca degli ultimi giorni è la tendenza a considerare chiusa la vicenda, pur con dei dubbi. Lei che cosa pensa di questo atteggiamento?

Chiunque di noi, per un fatto legato alla psicologia tipica dell’individuo, tende ad allontanare da sé ciò che non gli aggrada, quelle che si potrebbero definire le “verità scomode“. In sostanza si tende ad accettare la soluzione che tolga il peso del problema piuttosto che quella che tolga il problema in se stesso. Mi spiego: è difficile accettare il peso della scomparsa di una persona, per tutti i mesi, i giorni, i minuti e i secondi in cui manca da casa. Tutti tenderebbero a pensare “per comodo” che questa persona non sia più viva, in modo che il problema possa attenuarsi e la preoccupazione trovi pace. Ma purtroppo chi sa guardare in faccia la realtà si accorge che tutto ciò è solo un’ illusione che nasconde la verità scomoda di una persona che va cercata. Se una persona sparisce, da qualche parte sul pianeta deve pur essere. Quindi non dovrebbe essere così difficile ottenere la prova certa della morte di una persona da parte di chi ha commesso il fatto, ammesso che questi sappia di che cosa si parla e non siano solo invenzioni fuorvianti.

Lei quindi pensa che le dichiarazioni non comprovate siano invenzioni?

Esatto. Una delle cose più singolari è che si tende a credere che in una bugia esista sempre un fondo di verità. A me questo non risulta assolutamente. Una storia inventata è pura fantasia e basta. Se qualcuno vuole dimostrare qualcosa lo deve fare non con le parole, ma con i fatti. Tutto il resto non è credibile e anzi, potrebbe essere usato per depistare le indagini e l’opinione pubblica.

Lei ha parlato di opinione pubblica: ritiene che sia importante ciò che pensano gli italiani sui fatti avvenuti?

Sarei un’ ingenua se non sapessi che l’opinione pubblica ha un peso fortissimo per le scelte politiche. E le scelte politiche hanno una ripercussione sulla normativa e quindi sulla capacità di indagine da parte degli inquirenti. Fino ad oggi è proprio grazie agli italiani che si sono interessati al caso che è stato possibile lavorare e chiedere ogni sforzo per le ricerche di Denise. Non è solamente un fatto legato alle segnalazioni, ma proprio una caratteristica tipica del nostro paese. La notorietà e la risonanza di un determinato fatto sono fondamentali per l’evoluzione del fatto in se stesso. Se non ci fosse un pubblico interessamento a mia figlia, molte persone avrebbero comunque collaborato, altre no. Quindi per me non devono esistere dubbi nell’opinione pubblica: gli italiani sappiano che mia figlia è viva. Invito chiunque sappia qualcosa a fornirmi una prova del contrario. Altrettanto invito l’Italia a non credere alle fantasie di nessuno: credano solo a fatti comprovati e alle certezze, che sono le uniche che conducono alla verità sul caso di mia figlia.

Quale è il rapporto tra la normativa e la capacità di indagine da parte degli inquirenti?

Il rapporto è strettissimo: in Italia esiste una legge sul sequestro dei minori che non è aggiornata e in più presenta forti lacune sotto il profilo della punibilità dell’atto criminoso: se il sequestro non è commesso a scopo di estorsione il reato risulta depenalizzato fortemente. Quale è dunque il potere degli organi inquirenti nell’ottenere informazioni dagli indagati? Nessuno, perché; se la pena è quasi nulla, nessuno avrà interesse, parlando, ad aggravare la propria posizione. Invece se la pena per questa forma di reato viene incrementata ai massimi livelli, a questo punto chi sa avrà tutto l’interesse a parlare per non vedersi condannare e dover scontare anni e anni di carcere. Può sembrare una contrattazione, ma i fatti sono questi. E’ il motivo per cui mi sono incatenata davanti al Quirinale, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Camere (Parlamento e Senato) sulla proposta di riforma di questa legge che è stata elaborata dal mio studio legale e che si trova al seguente link: clicca qui.

Sui giornali si leggono fiumi di parole su di Lei, sulla sua vita privata e sui suoi figli. Trova giusto questo interessamento?

Assolutamente no. Lo troverei “giustificabile” solo se fosse determinante per le ricerche di mia figlia. Invece non lo è affatto: anzi, al contrario, sotto alcuni aspetti è anche dannoso perché si perde tempo in ricostruzioni il più delle volte prive di ogni attendibilità, che portano conseguenze dannose ai minori coinvolti e grande sofferenza nelle vite private delle persone. Tutto ciò è contro la Carta di Treviso, codice di regolamentazione della stampa quando si parla di minori. Sono norme che i giornalisti non possono non conoscere e che devono applicare quando scrivono i testi, ed invece, alcuni le ignorano completamente. Per fortuna la maggior parte dei giornalisti italiani ha molto rispetto per il caso ed evita di produrre ulteriori danni. Si può fare buona informazione anche senza danneggiare le persone: per questo motivo l’Associazione Cerchiamo Denise Onlus che presiedo è firmataria di una documento etico internazionale di giornalismo, che è nato come forma di autoregolamentazione per i media quando trattano casi di minori scomparsi e abusati, di cui potete trovare al link: clicca qui

Lei ha ormai raggiunto una certa notorietà e alcune persone si chiedono come si concilia questo aspetto con le ricerche di sua figlia?

Ecco un altro punto dolente della logica umana: non rendersi conto della realtà degli altri, secondo quanto è nelle esigenze proprie degli altri e non nelle nostre. Sia chiaro che a me non interessa alcuna forma di spettacolo o di pubblicizzazione: se io potessi riabbracciare mia figlia domani mattina darei la mia stessa vita, figuriamoci se mi interessa qualcosa del circo mediatico. A me come madre di una bambina rapita non produce interesse: ma se si guarda il mondo televisivo con gli occhi di chi non ha problemi allora si capisce come mai nascono certe osservazioni: in pratica si guarda il lato “spettacolare” ma non si capisce il dolore profondo che vi sta dietro. Ma poi d’altra parte a che cosa servono i media? A diffondere, a comunicare. E io li sto semplicemente utilizzando secondo la loro natura, per diffondere l’immagine di mia figlia per le ricerche ed anche per informare le altre persone sulle proposte di rinnovamento della legge sul sequestro dei minori. Che cosa si pretendeva da una madre? Che si mettesse in un letto disperata attendendo gli eventi? Questo ne avrebbe fatto una madre “giusta” e sofferente? Io soffro terribilmente ma nello stesso tempo sono forte per mia figlia, perché è per lei che faccio tutto questo e sono certa che molte madri in Italia avrebbero fatto altrettanto, per cui chiedo solo di essere compresa nella mia battaglia senza ricevere sempre pesantissimi giudizi che sinceramente sono del tutto privi di credibilità.

Fonte

(…) “I magistrati ci hanno detto che sono state diffuse notizie infondate e - ha aggiunto criptico - che sarebbe stata individuata la fonte“. “Comprendiamo - conclude poi - che in assenza di una quadro normativo in grado di aggredire efficacemente il reato di sequestro di minore, si sia potuto agire in una certa fase in una data maniera per forzare e ottenere dei risultati”.

Fonte

Un abbraccio a Piera da tutto il Comitato…

Siamo con te.

Il Comitato TROVIAMO I BAMBINI

martedì 11 dicembre 2007

ITALIA FERMATA DAI TRASPORTATORI


Sciopero selvaggio dei trasportatori e l'Italia si blocca, va in tilt.
Certo, il disagio è enorme, ma nonostante i problemi che questa protesta ha creato a tutti, mi sento di appoggiare in pieno la decisione, perché se di sciopero selvaggio si parla, bisogna dire che ci troviamo davanti all'aumento selvaggio dei carburanti e non se ne può più.
Ovviamente il signor Prodi, non perde occasione per replicare che questo sciopero mette in ginocchio i cittadini aggravando la situazione economica del Paese.
Da una parte non mi sento di dargli completamente torto, in quanto la situazione è effettivamente molto grave, però mi domando se questa situazione si poteva evitare.
Non è giusto che il prezzo dei carburanti continui ad aumentare, incidendo non poco sui costi dei prodotti a causa dei trasporti.
Il Governo, secondo me, avrebbe dovuto prendere dei provvedimenti, anche perché le tasse che gravano sul grezzo sono eccessive, per cui la pressione avrebbe potuto essere allentata.
Inoltre, se le categorie colpite dai vari abusi di tassazione non reagissero, saremmo davanti a una democrazia solo apparente.
Non è il caso che questo Governo si dimetta, visto che non è in grado di risolvere i problemi del Paese?
Non voglio certo istigare alla rivoluzione ma un minimo di reazione ci vuole, noi italiani siamo abituati a pagare, criticare ma non reagire sopportando il peso del debito pubblico sempre più in crescita.
E' giusto che un imprenditore si trovi a dover dare il 45% del suo reddito allo Stato? E in cambio di che? Il debito pubblico è causato dai vari sprechi fatti da chi ci governa, da personaggi che protetti dal posto fisso, magari preso per raccomandazione e non per meriti, occupano il loro posto senza produrre.
Non che tutti i lavoratori facciano questo, ma molti si, cosa voglio dire, se un elemento non è in grado di compiere il suo ruolo deve essere sostituito da chi sicuramente fa meglio di lui.
Lo stato vuole il 45% dei nostri redditi, fatta una Società, abbiamo un socio che non mette capitali ma pretende la metà dei guadagni, e se la società fallisce? Amen.
Faccio una provocazione: se una società fallisce, l'amministratore ne paga le pene e per cinque anni non può coprire più cariche amministrative ecc. solo dopo la riabilitazione potrebbe ritentare ad avere un conto corrente, una sua ditta ecc. ecc. Benissimo, chi ci governa e fallisce dovrebbe essere estromesso da cariche pubbliche, dalla politica, ma questo accade nel nostro Paese?
A voi le riflessioni.
Foto prelevata dal sito di Affari italiani

lunedì 10 dicembre 2007

SIAMO VERAMENTE UMANI?


Icredibile.............
Denise uccisa dalla zia?
Non ci posso credere e prima di commentare preferisco aspettare gli approfondimenti.
Certo, oggi i bimbi non sono tranquilli nemmeno in famiglia e spesso si sentono notizie di violenze di vario tipo che succedono all'interno delle mura domestiche o da parte di parenti più stretti.
Ma dove stiamo arrivando? Possibile che la pazzia ci abbia portato a tanto?
L'essere umano è sempre più imprevedibile...... e pensare che gli animali hanno un senso materno al di sopra di ogni immaginazione; cani che allattano gatti e così via.
Qualche anno fa, nella via in cui abito, c'era una cagnetta che aveva partorito per strada; noi della famiglia pensammo di installare un ricovero per quella cucciolata nel garage che era in quel momento inutilizzato.
La cagna spesso e volentieri lasciava soli i cuccioli perchè abituata al vagabondaggio.
Ebbene, una sera, quando i cuccioli erano ormai in grado di scavalcare l'altezza del cartone dove erano ricoverati, la madre li lasciò incustoditi e questi iniziarono a girovagare ai limiti della strada.
Accorgendoci della possibile tragedia a cui avrebbero potuto andare incontro, pensammo, per quella notte, di ospitarli nel sottoscala della nostra abitazione.
Verso le quattro del mattino, mi svegliai di soprassalto, disturbato dai lamenti dei cuccioli e della madre.
Sceso al piano, gli animali aumentarono il lamento fino a quando fui costretto, dalla disperazione a riconsegnare i cuccioli alla genitrice.
Questa, afferrandoli uno a uno per la schiena se li riportò nel garage, permettendomi finalmente di tornare a letto.
Siamo proprio sicuri di non essere noi le vere bestie?

giovedì 6 dicembre 2007

TROVIAMO I BAMBINI.IT



Un sito molto utile per aiutare la ricerca di bambini scomparsi o per informarsi sulle atrocità che piombano nel loro mondo.
I bambini sono il nostro futuro, la nostra speranza e dovrebbero essere protetti a qualsiasi costo, invece MOSTRI disumani e gente senza scrupoli ne abusa.
Sono spesso oggetto di maltrattamenti, scomparse per alimentare il businnes della prostituzione, commercio illegale di organi e oggetto di ricatti.
E' ora di finirla, di dare un freno alla sete di denaro che certi elementi hanno; calpestando ogni cosa, pur di arricchirsi, calpestano anche il loro futuro.
Dal sito http://www.troviamoibambini.it/, ho estrapolato la prima parte della storia dell'organizzazione, per invitarvi a visitarlo.

LA STORIA DI "Troviamo i bambini"
La storia di “Troviamo i bambini”, iniziò alla scomparsa di Tommaso Onofri…
Quella sera una trasmissione televisiva “Matrix” parlava di bambini scomparsi , e ad un certo punto il Dr. Mentana menzionò un sito http://www.bambiniscomparsi.it/ ….Andammo su questo sito, e ci sembrò davvero impossibile, perché, come tutti coloro che guardano la tv, ricordavamo solamente Angela Celentano e Denise Pipitone…Passammo ore ed ore a fare ricerche via internet, e a parlare con le famiglie di questi bambini, dove tutte sottolineavano la problematica maggiore, DIFFONDERE LE FOTO, sotto ogni forma e canale.
Ogni persona che leggerà tutto ciò, penserà:“Si potrebbero mettere le foto dei bimbi sulle confezioni del latte, come in America”“Si potrebbero mettere sulle buste della spesa”“Si potrebbero……..”
Si potrebbero mettere davvero su molti prodotti a largo consumo, usando davvero TUTTE LE TECNOLOGIE di cui oggi disponiamo, ma purtroppo occorre, sensibilizzare le coscienze e gli animi di queste aziende , che potrebbero fare molto, ed incredibilmente rifiutano di essere associate a cose spiacevoli, non volendo assolutamente creare precedenti, inventando tutte le scuse possibili ed immaginabili per evitare di diffondere attraverso i loro prodotti e la loro tecnologia la foto di questi bambini…
Quindi, si potrebbe, ma non si vuole…
Aziende che sono arrivate ad essere, grosse aziende, grazie ai loro clienti, aziende che dovrebbero “sentire” spontaneamente il voler aiutare nella problematica dei “bambini scomparsi”, aziende che dall’alto del loro business, guardano queste famiglie come se la cosa non le riguardasse…
Ci siamo sentiti rispondere da una nota azienda:
“Ma Signori e se dovesse scomparire il gatto, ci mettiamo a diffondere anche quelle ?”
Incredibile…

Per ricordare il 14° Compleanno di Angela Celentano cliccate sul seguente link che vi farà vedere il video a lei dedicato dai genitori.
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